giovedì 13 febbraio 2014

Il mondo è dei bambini. Note a margine del caso nato da Leggere senza stereotipi.

Educhiamo i cittadini di domani. 
Tutti noi. Con un fatto di cronaca, con un pezzo di discorso, con un frammento del film che stiamo guardando, con una storia che leggiamo. 
Come librai proponiamo storie perché sono metafore di infanzia, e queste li renderanno adulti più consapevoli, più capaci a vivere nel mondo, a muovere i propri passi ed incontrare la vita capaci di non farsi sopraffare dall'incertezza, dal dolore, dalle perdite. Citando un bel libro di Terre di mezzo ti verrebbe da dire al bambino "il mondo è tuo, e tu sei del mondo". E perchè tu sia del mondo più storie diverse, con mondi e modi diversi di viverlo, sarò capace di presentarti più sarai capace di abitarlo. 
Leo Lionni scrisse un libro come Piccolo Blu e Piccolo Giallo. Lo illustrò con la tecnica del collage, uscirono dalle sue mani dei pezzi carta che divennero una delle opere più geniali che a tutt'oggi siano pubblicate. Uscì nel 1959. E da allora sono cambiati educatori, generazioni di genitori, governanti, capi religiosi, nel nostro e in tutti i paesi in cui questo libro, tradotto in undici lingue, è arrivato. A cosa ti sto preparando? A leggere gli stereotipi? Davvero? Forse ancora di più a leggere il mondo. 
Posso prepararti alla difficoltà di sentirti escluso, di non sentirti capito, di sentireil tuo mondo o chi ti ha cresciuto come lontani, e di trovare qualcuno solidale con te, che raccoglie le tue lacrime, e non lo sai, ma ti sto raccontando che un po'  di empatia nel mondo è possibile. 
Che è possibile sentirsi accolti. 
E che persino i grandi possono sbagliare. 
E allora perdonate Signori Bambini la cecità di questi giorni di molti adulti, e tutta questa confusione intorno a delle storie, e continuate a esplorare, continuate a guardare il vostro mondo e a affrontare i vostri draghi. 
Sono storie che come librai in tutti questi anni siamo felici di avervi  raccontato. Perchè è stato il nostro modo per aiutarvi ad andare nel mondo. Ci sarà chi si fermerà ancora davanti a questi libri e li sfoglierà distratto, chi non riuscirà a capire che le storie della bibliografia di Leggere senza stereotipi sono cose che conoscono da sempre, che trovano nei vari volumi confessionali e religiosi dove famiglie allargate, monoparentali, con legami di bigamia fra gli adulti, diverse nel senso della loro molteplicità.. sarebbe da chiedere loro quali sono le famiglie tradizionali.
Eppure in questi giorni le voci si levano a dire che beh, proporre libri con famiglie "diverse", così definite, è un problema. Si levano con l'eco di giornali locali che rimbombano più che informare, dimenticando la responsabilità sociale che hanno, e che speriamo che presto si accorgano dell'occasione di essere davvero informazione e strumento educativo-informativo per il territorio che stanno perdendo.
Guardate i cosiddetti grandi e questo loro problema, guardateli affrontare con retorica le varie giornate istituite perchè le discriminazioni non portino più alla creazione di muri, di ferite, di violenza e poi arenarsi con occhi ciechi di fronte a storie di affetto che non capiscono, sino a murarsi dietro a una lettura fatta di malizia e stereotipi. 
Chi le storie con voi le ha lette, conosciute, o viste coi vostri occhi scevri di quella malizia sa che siete capaci di prendere quanto vi serve per Vivere.
E magari ricordateci che il collage non è altro che un togliere dei veli, guardare da un'altra prospettiva, ricomporre il mondo dall'esistente per fare cose belle.
 Perché questo dovremmo darvi, innalzandoci all'altezza dei vostri sentimenti, siano storie illustrate o libri religiosi, siano fiabe antiche o nuovi racconti, quello che dovreste trovare non sono i nostri stereotipi ma chiavi per camminare, godere della bellezza e vivere nel mondo.


V.S.