lunedì 29 ottobre 2012

Idee alte e serene, viaggio in una vita.


"L'editoria è forse, in me, un modo di esprimere la mia passione civile, la mia totale fiducia nello straordinario potere della cultura intesa come mezzo vivificante dello spirito, stimolatrice di idee alte e serene di verità e di libertà"

In questi giorni si è svolto a Vicenza il Forum del libro, la città era una cornice fatta di pioggia, piccoli banchetti, sorrisi conosciuti e belle occasioni. Fatta di un mondo da leggere in tutti i sensi, come recitava il manifesto, fatta di belle emozioni. Fra tutte una rimane aperta. Se vi infilate in un palazzo vicentino, di quelli coi soffitti alti e le grandi finestre, al primo piano di uno di questi, in Contrà Riale, spicca il volto attento di un uomo dal profilo molteplice, straordinario. A cent'anni dalla sua nascita Vicenza, la sua città, ospita una mostra dedicata a Neri Pozza, scrittore, editore, incisore, scultore, partigiano.

Vagate per le sale, viene raccontata la sua vita, le sue scelte, gli incontri; uno in particolare fa sorridere i frequentatori della letteratura per l'infanzia, quello con Dino Buzzati, riassubto in carteggio ironico, giocoso, affettuoso e rigoroso insieme costituito poi dalla “Minaccia per lo scrittore Dino Buzzati” che non si risolveva a scegliere un titolo per il libroalle risposte all' “Amato negriero” che Buzzati riservava al suo editore.

E poi la vita privata, raccontata come parte della pubblica per il rapporto con Lea Quaretti, compagna con cui condivideva l'amore per la parola, scrittrice, dal volto luminoso e sorridente rispetto alle ombrosità di Neri, e a cui dedica molti versi, fra cui questi riportati in mostra:

Come vivere? Sei apparsa di mattina
 sul Ponte della Paglia, biondoardente.
Ti aspettavo, eri il mio dono
vestito di rosso. Grande passo,
il nostro, impossibile sbagliare.
Un istinto irresistibile ci attirava:
tu eri sicura, io perso nella tua grazia.

 
Non vi raccontiamo molto altro, se non che la mostra merita anche perché, fra i manoscritti straordinari con le tavole per Esopo piuttosto che per l'Alcesti, in un angolo raccolto e complice, trovate un carteggio straordinario: quello fra Pozza e Gadda per la pubblicazione delle Favole di quest'ultimo. Le tavole originali, e gli autografi delle favole, ironici eleganti eserci di stile, gioelli concisi che Neri Pozza trascrisse tutti a macchina senza fidarsi di alcun dattilografo, scrivendone egli stesso le note:
«Et è il primo libro de le favole, ove troverà ogniuno rubrica da suo riso, o pianto» recita inizialmente.

E così per coda eccone un paio, con le illustrazioni che Vucetich realizzò per il volume.

Le parole sacre, vedute le labbra dell’autore, ne rifuggono. Le cose sacre, veduto il cuore dell’autore, vi si fermano.


Il gufo dimorava le rovine: e vi attendeva il poeta, che a suspirar vi andasse. Discesa la notte, udì sospirare lungamente. Verso l’alba, che si moriva dal sonno, scorse il poeta allontanarsi. Con la ragazza.










(La mostra resterà aperta fino al 6 gennaio 2013, con il seguente orario: martedì - domenica, 10-18, chiuso il lunedì, 25 dicembre 2012 e 1 gennaio 2013.
Sede della mostra: Vicenza, Palazzo Cordellina, Contrà Riale n. 12
Per informazioni: 0444 578252 oppure 0444 578211.)

martedì 16 ottobre 2012

Storia d'amore e perdizione... e di un ritorno.

In questi giorni salutiamo i ritorni, lo assaggerete fra qualche tempo sul nostro bollettino, sarà il cambio di stagione, sarà l'occhio attento di alcuni editori.
In questo caso di Salani, che pubblica un libro di Melvin Burgess, uno dei più grandi autori per giovani adulti  e non solo, col titolo Storia d'amore e perdizione.

Vi sono tanti motivi per cui è bello lavorare tutti insieme, uno di questi, magico, è raccontarsi un libro che si sta leggendo. Magari non lo si è ancora finito, lo si racconta come chi ne è ancora catturato senza sapere come andrà a finire, come si svolgerà il filo che tu, lettore, hai tessuto con i personaggi.

Poi ad un tratto viene detto qualcosa, e questo qualcosa torna alla mente.

Scivola il libro fra le mani, scivola lo sguardo a cercare una conferma su quella pagina di storia nascosta che racconta la vita editoriale di un manoscritto. Ed eccolo, il titolo originale, denso come il significato che racchiude, volutamente gridato su tutte le copertine quando uscì. JUNK. Un gioiello nella collana destinata a proporre storie forti, di grandi narratori, che Mondadori aveva chiamato Supertrend. Quindici anni fa. Quindici anni fa una storia di eroina e di fuga tremendamente attuale. Forse ancor più attuale dato il silenzio urlato della realtà delle dipendenze, data l'attenzione da coda di telegiornale, che tutto livella a una normalità a suon di ripeterne tiritere fatte più di stereotipi che di situazioni. Un libro che vi racconteremo quindi fra poco tempo, con l'uscita del nuovo bollettino, e con voce differente da quella che scrive.  Questa era solo una piccola anteprima, nata per salutare questo romanzo unico che quando uscì vinse la Carnagie Medal e nel settantesimo anno del premio fu nominato uno dei dieci più bei libri mai premiati.  E che vinse numerosi altri premi fra cui il Guardian Children's Ficton Prize, fu tradotto in 28 lingue e all'estero rappresenta il libro più conosciuto di  Burgess, persino più del cinematografico Billy Elliott.
Ed ecco l'altro motivo per cui è nata, questa anteprima: perchè solo qui potevamo farvi assaggiare un pezzo nella sua versione cinematografica: la BBC ne aveva fatto un film a episodi, eccovi il primo, di seguito poi su you tube trovate anche gli altri.

Forse la cosa che fa più effetto, in fondo, è quanto guardandola si noti come il tempo dalla sua uscita (1999) sia passato.
E se un film può dirvi troppo e farvi sentire il passare del tempo, un libro, fresco quanto lo immagina il suo lettore, può ancora ingannarvi sulla sua età, immagarvi, e regalarvi istanti di limpida verità e cruda bellezza.

domenica 7 ottobre 2012

La musica di un libro

Stasera, come fosse un bicchiere da meditazione, raccogliamo le energie per offrirvi una piccola colonna sonora, perchè questo libro non sarebbe lo stesso senza la musica che lo racconta. Come leggere Borges e non aver mai sentito un tango. Si può, ma se vi capita la magia di conoscerne il sottofondo potrete godere di un ulteriore piccolo regalo di chi ve lo sta narrando.

Eccovi dunque i due fili rossi fatti di note e voci che vi accompagnano nel mondo di Terrestre, di Jean Claude Mourlevant, di cui vi abbiamo parlato pochi giorni fa. Non tanto per riparlare del libro ma di quel patrimonio di narrazioni parallele che possono nascondersi nel citare una canzone, e di come noi, abituati a concentrarci sul supporto libro, a volte dimentichiamo quante piccole storie vengano narrate intorno a noi.

I Keane che cita Mourlevant sono un gruppo particolare nel panorama inglese, vengono chiamati la band senza chitarra, perchè dal 2001 basano la loro musica sulle tastiere, che qualcuno avrà certo canticchiato Everybody's changing, grafica essenziale, copertine che fanno capolino dagli album di una artista inglese molto particolare, Sanna Annuka.

Qui il gioco di Mourlevant è sottile, i riferimenti al respiro, all'assenza di una Lei, e la protagonista di questa breve storia: un' altra lei, un lui che si sente "trovato", un sottolineare come se si mente a se stessi si debba poi ammirare come tutto si dissolva intorno: è She has no time.
 
E poi camminate, camminate in questo libro, fra terre deserte, fra amori distanti che si sono incontrati una sola volta con gli occhi e ancora si percepiscono, nel bisogno di ritrovare un posto unico, confuso fra sogno e realtà. Un posto che solo loro conoscono. 
Forse perchè sognato, rincorso, fra un fiume, un sentiero e gli alberi:
Somewhere only we know, dove sul finale persino il video diviene un misto fra sogno, bosco e cuore.
Così quando Anne si ancora al suo mp3 per proseguire potrete sapere la forza, le risposte, le parole e note che cullano il suo respiro.




giovedì 4 ottobre 2012

Autunno. storie fra i sentieri.

Ottobre è appena iniziato, è tempo di funghi, di valli, di boschi.
Se andate per boschi potrete perdervi e incontrare inedite porcelline che conosco il cuore della parola casa,  un piccolo uovo che vi accompagnerà con la grazia di chi sa ascoltare, ricordi di estati che siano narrate da una Chiara con la poesia nel nome o dal bosco che intorno a voi cambia le vesti. Persino una poesia di ottobre, col suo lato chiaro e il suo lato scuro.
E mentre scoprite che state camminando anche mano nella mano al bambino col ciuffo, o sorridete perchè i vostri passi vengono seguiti con affetto da molti amici, magari sognate di arrivare a toccare la luna che già così presto, con le prime nebbioline, compare la sera. Tutto questo sono dei libri? Già, li trovate tutti nella selezione del mese, come il riccio di una castagna: apritelo piano, e buon divertimento, nel cercare tutto quello che vi abbiamo solo fatto scrutare dai rami di questo sentiero.

Se volete metterlo nella bisaccia lo trovate qui,  mentre se volete darci un occhio come se fossimo sul sentiero con voi eccolo qui tutto di filato, come da quelle castagne delle fiabe da cui se ne esce... un mondo da scoprire.

bollettino settembre 2012