venerdì 22 agosto 2014

Incontrarsi, un giorno. O del guardare un incontro con bellezza e ironia

Non mi capitava da un po' l'incrocio di due momenti, il primo è quello dell'incontro con un libro che parli alla tua anima, ai tuoi occhi, che li faccia brillare come scriveva Julia Alvarez in un piccolo libro sull'amore per il mondo e le parole. Il secondo quello in cui ritagliarsi un tempo per ragionare su quell'incontro di emozione e osservazione per poi poter restituire il tuo pensiero a qualcuno, sia a voce o in forma scritta come questa.
Nelle due ultime sere in libreria ho mostrato questo libro a due occhi che hanno brillato mentre la mano accarezzava quasi la pagina nel guardarlo, ne ho parlato incrociando la mia emozione con la sua con una amicacollega, e lo ho visto far sorridere di bellezza una giovane illustratrice.

 È così.

Lei.
Lui.

Lei ama  le vertigini, lui ama il mare, lei ama le piroette e lui le capriole, lui sta con le mani nella terra lei si arrampica sugli alberi, lui percorre strade, lei colleziona scale.

Nella sua parolaimmagine essenziale, nel suo raccogliere due diversi pensieri-autori questo libro sa raccontare un unico incontro con un sussurro.
Sembra regali una confidenza della storia di un amore, riconoscendo in esso due persone, con le loro differenze, i loro modi di essere e di guardare il mondo.


 Sino a proiettarlo su un qualcuno a cui dare la mano, con cui crescere da portare a camminare nel mondo, per strade e scale e mari e alberi.

Lo raccontano le pagine di questo nuovo libro di Terre di Mezzo , idea di Noémie Révah, esperta d'arte che ha lavorato per il Centre Pompidoun e ora responsabile di collana per gli albi delle Edizioni Michel Lagarde sul cui sito trovate una piccola intervista che spiega come per due anni questa storia sia rimasta nel cassetto, fino all'incontro con Olimpia Zagnoli, di cui già avevamo parlato molto per il fine equilibrio de Il mondo è tuo, altro bellissimo volume edito sempre da Terre di Mezzo, dimostrando l'attenzione di un editore per i passi che ognuno di noi, fra sentimenti e azioni, compie nel mondo.





Un regalo questa opera a due, che alla fine fa l'ultimo grande regalo che possono fare due autori, regalare una parte del loro immaginario, quella virgola che ha fatto nascere l'idea, e magari far scoprire nuovi occhi o modi di guardare il mondo sconosciuti.
O riscoprire, come in questo caso.  
René Maltête è stato uno straordinario fotografo francese, collaborò con grandi registi (Tati uno fra tanti) un umorista della fotografia, surreale e allo stesso tempo capace di guardare le contraddizioni del mondo e restituirle con grazia assoluta. Far scoprire questo a un lettore, grande o piccolo che sia, è davvero uno di quei gesti di altruismo in cui si riconosce la bravura di una coppia di autori come questa, suggerire senza temere nulla perchè quel filo di cultura e educazione che può tessere un libro oltre gli ostacoli continui a essere tessuto da chi lo accoglie.

Avete chiuso il libro? eccovi un piccolo assaggio di questo modo di guardare il mondo.