venerdì 13 luglio 2012

Era brillosto...


Era brillosto, e i tospi agìluti
facean girelli nella civa;
tutti i paprussi erano mélacri,
ed il trugon striniva..

vi impriglia e brillistrucca questo verso? 

ebbene lo trovate proprio qui: è uscito in questi giorni per Orecchio Acerbo
Jabberwocky, un piccolo capolavoro contenuto in Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò
scritto nel 1871 da Lewis Carroll


altri motivi per venire alla ricerca di questo libro?

- dimostra come ogni mostro possa essere sconfitto, e quanto possa essere sconfitto con il potere inimmaginabile dell'immaginario
 
- vi piace il lato più surreale di Alice, e allora vi potrebbe piacere anche il film che ne fece Jan Svankmajer, se volete darci un occhio qui lo trovate nella versione completa:
- è considerato il più illustre nonsense scritto in lingua inglese

-vi piacciono i misteri? qui si cela un linguaggio cifrato matematico, all'interno del quale le sillabe corrispondono a numeri o segni algebrici!

- è illustrato da Raphael Urwiller  , andate a dare un occhio al suo sito, insieme alla compagna Mayumi Otero  ha dato vita alla piccola casa editrice Icinori che produce serigrafie, libri illustrati e raffinati pop-up, veri e propri libri d'arte e fantasmagorie in cui la carta diviene materia sensibile, tutti rigorosamente fatti a mano.
- sembra un po' di sentire la poesia metasemantica della Gnosi delle Fanfole di Fosco Maraini e se non la conoscete qui vi mettiamo un assaggio...     Fosco Maraini diceva che "per millenni il procedimento principe seguito nella formazione e nell'arricchimento del patrimonio linguistico è stato questo: dinanzi a cose, eventi, emozioni, pensieri nuovi, o ritenuti tali, trovare suoni che dessero loro foneticamente corpo e vita, che li rendessero moneta del discorso. A tale intento, in genere, servivano suoni che già venivano impiegati per significati consimili. Inventi il cannocchiale e sommi canna con occhiale […], talvolta serve il nome d'una persona (siluetta, besciamella), tal altra il nome d'un luogo (pistola, baionetta) […]. Nella poesia, o meglio nel linguaggio metasemantico, avviene proprio il contrario. Proponi dei suoni e attendi che il tuo patrimonio d'esperienze interiori, magari il tuo subconscio, dia loro significati, valori emotivi, profondità e bellezze.
  È dunque la parola come musica e come scintilla. "

E l'ultima scintilla la dedichiamo Fosco, Bollani e alle formiche, perchè una delle librerie del Coordinamento è proprio Libri e Formiche di Parma, buona musica!




ps. vi siete divertiti? andate a giocare qui!

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