Era brillosto, e i tospi agìluti
facean girelli nella civa;
tutti i paprussi erano mélacri,
ed il trugon striniva..
facean girelli nella civa;
tutti i paprussi erano mélacri,
ed il trugon striniva..
vi impriglia e brillistrucca questo verso?
ebbene lo trovate proprio qui: è uscito in questi giorni per Orecchio Acerbo
Jabberwocky, un piccolo capolavoro contenuto in Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò
scritto nel 1871 da Lewis Carroll
altri motivi per venire alla ricerca di questo libro?
- dimostra come ogni mostro possa essere sconfitto, e quanto possa essere sconfitto con il potere inimmaginabile dell'immaginario
- vi piace il lato più surreale di Alice, e allora vi potrebbe piacere anche il film che ne fece Jan Svankmajer, se volete darci un occhio qui lo trovate nella versione completa:
- è considerato il più illustre nonsense scritto in lingua inglese
-vi piacciono i misteri? qui si cela un linguaggio cifrato matematico, all'interno del quale le sillabe corrispondono a numeri o segni algebrici!
- è illustrato da Raphael Urwiller , andate a dare un occhio al suo sito, insieme alla compagna Mayumi Otero ha dato vita alla piccola casa editrice Icinori
che produce serigrafie, libri illustrati e raffinati pop-up, veri e
propri libri d'arte e fantasmagorie in cui la carta diviene materia
sensibile, tutti rigorosamente fatti a mano.
- sembra un po' di sentire la poesia metasemantica della Gnosi delle Fanfole di Fosco Maraini e se non la conoscete qui vi mettiamo un assaggio... Fosco Maraini diceva che "per millenni il procedimento principe seguito nella formazione e
nell'arricchimento del patrimonio linguistico è stato questo: dinanzi a
cose, eventi, emozioni, pensieri nuovi, o ritenuti tali, trovare suoni
che dessero loro foneticamente corpo e vita, che li rendessero moneta
del discorso. A tale intento, in genere, servivano suoni che già
venivano impiegati per significati consimili. Inventi il cannocchiale e
sommi canna con occhiale […], talvolta serve il nome d'una persona
(siluetta, besciamella), tal altra il nome d'un luogo (pistola,
baionetta) […]. Nella poesia, o meglio nel linguaggio metasemantico,
avviene proprio il contrario. Proponi dei suoni e attendi che il tuo
patrimonio d'esperienze interiori, magari il tuo subconscio, dia loro
significati, valori emotivi, profondità e bellezze.
È dunque la parola
come musica e come scintilla. "
E l'ultima scintilla la dedichiamo Fosco, Bollani e alle formiche, perchè una delle librerie del Coordinamento è proprio Libri e Formiche di Parma, buona musica!
ps. vi siete divertiti? andate a giocare qui!
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