In questo caso di Salani, che pubblica un libro di Melvin Burgess, uno dei più grandi autori per giovani adulti e non solo, col titolo Storia d'amore e perdizione.
Vi sono tanti motivi per cui è bello lavorare tutti insieme, uno di questi, magico, è raccontarsi un libro che si sta leggendo. Magari non lo si è ancora finito, lo si racconta come chi ne è ancora catturato senza sapere come andrà a finire, come si svolgerà il filo che tu, lettore, hai tessuto con i personaggi.
Poi ad un tratto viene detto qualcosa, e questo qualcosa torna alla mente.
Scivola il libro fra le mani, scivola lo sguardo a cercare una conferma su quella pagina di storia nascosta che racconta la vita editoriale di un manoscritto. Ed eccolo, il titolo originale, denso come il significato che racchiude, volutamente gridato su tutte le copertine quando uscì. JUNK. Un gioiello nella collana destinata a proporre storie forti, di grandi narratori, che Mondadori aveva chiamato Supertrend. Quindici anni fa. Quindici anni fa una storia di eroina e di fuga tremendamente attuale. Forse ancor più attuale dato il silenzio urlato della realtà delle dipendenze, data l'attenzione da coda di telegiornale, che tutto livella a una normalità a suon di ripeterne tiritere fatte più di stereotipi che di situazioni. Un libro che vi racconteremo quindi fra poco tempo, con l'uscita del nuovo bollettino, e con voce differente da quella che scrive. Questa era solo una piccola anteprima, nata per salutare questo romanzo unico che quando uscì vinse la Carnagie Medal e nel settantesimo anno del premio fu nominato uno dei dieci più bei libri mai premiati. E che vinse numerosi altri premi fra cui il Guardian Children's Ficton Prize, fu tradotto in 28 lingue e all'estero rappresenta il libro più conosciuto di Burgess, persino più del cinematografico Billy Elliott.
Ed ecco l'altro motivo per cui è nata, questa anteprima: perchè solo qui potevamo farvi assaggiare un pezzo nella sua versione cinematografica: la BBC ne aveva fatto un film a episodi, eccovi il primo, di seguito poi su you tube trovate anche gli altri.
Forse la cosa che fa più effetto, in fondo, è quanto guardandola si noti come il tempo dalla sua uscita (1999) sia passato.
E se un film può dirvi troppo e farvi sentire il passare del tempo, un libro, fresco quanto lo immagina il suo lettore, può ancora ingannarvi sulla sua età, immagarvi, e regalarvi istanti di limpida verità e cruda bellezza.
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