
La vita scorre veloce, continua passando fra i piccoli momenti in cui ci fermiamo a leggere o pensare: come dice il suo sito, Mario Ramos è andato a raggiungere le stelle il 16 dicembre 2012. Ma come annuncia in questi giorni la stessa pagina, a febbraio uscirà un nuovo libro, Le petit Guili. E' il libro con cui L'école des loisirs lo aveva salutato, un mese fa, scegliendo dal testo questa frase:
"Le petit Guili était curieux de tout et n'avait peur de rien. Il aimait faire rire ses amis." (Il Piccolo Guili era curioso di tutto e non aveva paura di niente. Amava far ridere i suoi amici)
Così era Mario Ramos. Vi riportiamo il saluto che gli abbiamo dedicato sul numero di Andersen di questo mese, arricchendolo di un po' di quelle cose che da qui potete andare a scovare nella rete..
A Mario Ramos
piaceva molto una frase di George Bernard Shaw che recita: “Si invecchia
perché si smette di giocare”. Se nasci Mario Ramos ti piacciono molte cose. Ti
piace disegnare, perchè, pensi, dona un senso alla vita. Ti piacciono le fiabe,
perchè parlano di cose Essenziali. Definirti un disperato ottimista, convinto
che la vita possa essere meravigliosa. Far ridere, perchè rende ognuno più
umano. E far ridere insieme grandi e piccoli, essere condiviso nello spazio di
un sorriso. Ti piace parlare con gli altri.
E giocare dunque. Giocare come parte importante della vita, e allora persino sul suo sito potete trovare puzzle, memory, giochi a disposizione di chiunque ne abbia voglia.. volete vedere? cliccate qui. Condividere, perchè sul suo sito per ogni suo libro trovate gli schizzi, i dati e persino tutti i disegni dei bambini ricevuti nel tempo. Un dare valore.

Mario Ramos ha pubblicato più di trenta libri per bambini
fra la Francia e il Belgio, di cui undici sono stati portati in Italia dalla
Babalibri, grazie all'occhio ridente di Francesca Archinto.

Ramos con questa onesta semplicità racconta il mondo a chi
si ferma ad ascoltare il suo segno. Ogni immagine per lui si trasforma in una
piccola storia. Un libro certo, ma anche un poster, una cartolina, una
pubblicità.


“Quando finisco di fare un libro, non c'è un libro, ma
una pila di disegni ed un testo.
In quel momento ho già beneficiato dei consigli della mia compagna e del mio
editore, poi parteciperano la grafica, lo stampatore, i rappresentanti, i distributori,
i librai, i bibliotecari, gli insegnanti. Un libro, è un lavoro di squadra.”

Viene da dire come ha detto una bambina “e ora?” .
Ora noi rimaniamo qui, a leggere libri disperatamente ottimisti, a godere di quel disegnare nato per dare senso alla vita: a giocare in squadra con Mario, con la fortuna di poter incontrare quei bambini con cui condividere i suoi libri, ridere e rendere il mondo più umano.
Molti dei saluti di questo tempo li trovate raccolti sul blog Livres Utile, ne abbiamo tradotto qualcuno per voi.
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di Jean-Luc Englebert |
"Giorno dopo giorno,
Settimana dopo settimana,
Anno dopo anno,
Linea dopo linea,
Hai affinato la tua linea.
Parola per parola, hai costruito la tua lingua
Immagine dopo immagine affilato la tua mente.
Hai raggiunto un livello per cui il cuore, la mente e la mano si incontravano e lavoravano in totale armonia.
Libro dopo libro, si è creato questa oasi dove bambini e adulti potevano riposarsi e incontrare Bellezza, Sapienza, Humour, Amore.
Sei riuscito a colpire i bambini nel loro cuore.
Hai diffuso la luce della tua umanità.
Hai fatto parte di alcuni di coloro che hanno migliorato il mondo. "
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omaggio di Matthieu Maudet |
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di Geoffroy Dussart. |
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omaggio di Nicolas Gouny |
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omaggio di Nicolas Duffaut |
Marie-Aude Murail:
"Ho nel mio studio, incorniciate, tre pagine. Mario aveva accettato di partecipare a un'opera colletiva della Charte intitolata "Un anore d'infanzia" e ci aveva confidato per immagini il suo grande amore di bambino per Tintin, che non potevo che condividere. Come vedete, conclude con questa frase: giusto un piccolo momento di eternità. Mario resta per me, eternamente, un bel giovane e un uomo di grande professionalità, cosa per me fondamentale.Questo è il rispetto per il lettore. E quindi anche per te, Mario, il rispetto."

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