Continuiamo, testardi e ostinati, a pensare i libri per bambini come luoghi che ospitano la crescita della società, e ci chiediamo: come portare la critica sociale ai bambini?"
C'è un filo rosso che guida i pensieri di chi vi scrive in questo giorni dal
Salon du Livre Jeunesse di Montreuil (Parigi), un filo che si lega in modo indissolubile al nostro lavoro: quel futuro dei bambini, che spesso rimbalziamo in libri, in nuovi media, persino in poesia.
Salon du Livre Jeunesse di Montreuil (Parigi), un filo che si lega in modo indissolubile al nostro lavoro: quel futuro dei bambini, che spesso rimbalziamo in libri, in nuovi media, persino in poesia.
Al Salon du Livre Jeunesse il mio filo rosso univa le lettere di queste parole "Continuiamo, testardi e ostinati, a pensare i libri per bambini come luoghi che ospitano la crescita della società, e ci chiediamo: come portare la critica sociale ai bambini?"

Inizia con parole che prenderei a manifesto, prosegue leggendo proprio un pezzetto del nuovo libro di Daniel Picouly, illustrato da Nathalie Novi, intitolato appunto E se ridisegnassimo il mondo? . Alain ha la stessa voce delle sue interviste, emozionata e ridente e combattiva. Sul nuovo numero di Citruille, il giornale delle librerie indipendenti per ragazzi francesi:
"Leggere è la grande via di fuga dall'odio e dall'ignoranza, uno stimolo determinante per lo spirito critico di un paese e certamente un fertilizzante ideale per il giardino della nostra fragile umanità".
Terra giardino, quella di Alain, L'immagine si impiglia negli occhi, si mischia alle parole di Sébastien Sihr , del sindacato insegnanti francese, giovane, con la voglia di lottare e costruire, con il sano pragmatismo di chi conosce le istituzioni .
"Dobbiamo smettere di percepire la scuola come distante dalla realtà, la scuola è parte della società, i concetti che si imparano a scuola sono quelli che attraversano tutta la società, e nei libri troviamo un supporto per la grande ricchezza di temi che noi insegnanti ci troviamo a affrontare. Nei programmi scolastici a partire dal 2002 sono stati inseriti un numero di testi di letteratura jeunesse, in questo modo alla letteratura per ragazzi è stato riassegnato il posto importante di contenitore del patrimonio comune."

Alain riprende il nostro filo " Siamo autori, siamo illustratori, editori, tutto questo che dite è quanto ci conferma la responsabilità nel nostro fare" ora si gira verso Zaü, grande illustratore francese, e chiede "Con che delicatezza ti poni di fronte all'infanzia?" . Zaü parla, parla del suo uso del colore per far sì che nel libro si crei quella magia che rende il racconto sul reale ancor più emozionante del reale, di quanto sia importante pensare un libro (molte
delle opere di Zaü si muovono a metà fra narrazione e divulgazione) e pensarlo perchè a tutti i bambini arrivi in prodotto qualitativamente alto: questa è un'idea cardine del creare la vera uguaglianza.
Ad ogni livello del nostro incontrare i bambini dovremmo essere pedagogisti attivi e creativi , capaci di una lettura dell'attualità con una prospettiva storica, ma soprattutto come pedagogisti ma come in generale persone dobbiamo chiederci in fondo ogni giorno perché abbiamo deciso di vivere insieme.
E il cuore del discorso di chiusura di Sihr e Bernardin è proprio questo, leggere ai bambini il numero più vario e possibile di storie di grande qualità, trasmettere loro una prospettiva storica, nel suo ampio senso del termine, una storia come un qualcosa di già accaduto e confrontabile, qualcosa che porti ognuno di noi alla vera critica sociale, il chiederci ogni giorno, in ogni azione in cui andiamo a fare, interagire, influenzare la vita dell'altro perché abbiamo deciso di vivere insieme. La critica sociale nasce da questo, dalla volontà di cambiare le condizioni del vivere insieme, nella capacità di ripensare una collettività capace di ripartire, approfittando di questo momento percepito come crisi per ridefinire le priorità. Per ridisegnare il mondo.
E il mondo ridisegnato parte proprio da qui, dal bambino che sa leggere gli animali, o essere gli occhi della terra di Zaü, che con pochi tratti è capace di pensare il mondo, di darvi una chiave per leggerlo e riportarlo al bambino che lo guarda con voi.
Ridisegnare fra cartaceo e digitale
Da persone come gli "ingegneri pedagogici" di Tralalere che con l'emozione negli occhi al piano superiore del Salone dove si svolge il Mïce, il Marché International et Interprofessionel de la Création pour Enfants, e raccontano nuovi progetti e sono gli stessi capaci di costruire i molti progetti per ridisegnare il mondo ogni giorno che negli ultimi anni hanno creato ( provate ad andare a testare per esempio la vostra capacità di fare scelte sostenibili su ' potete anche farlo on line, piccolo esempio di democrazia) , o dai progetti presentati lo scorso anno al Mice dal Salon che molto anno di democratico e partecipativo. Toglietevi dalla testa il pregiudizio che i mezzi digitali siano isolanti, che manchino di partecipazione , che non facciano che isolare ulteriormente i ragazzi, e gli adulti: come sempre è il modo che fa l'abitudine. Se l'impressione è che i ragazzi tendano a chiudersi, la testa china sull'apparecchio di turno, magari in una età come quella adolescenziale in cui la socialità è al tempo stesso bisogno e sfida continua, è della generazione che gli ha dato la possibilità di avere questo mezzo fra le mani pensare delle possibilità invece di continuare ad avversare quella stessa tecnologia. Il salone lo scorso anno ci aveva presentato ben tre possibilità, anche quest'anno a disposizione dei visitatori di ogni età (va detto che il salone non essendo fiera di settore è aperto a chiunque), un tablet XXL, un Juke-box Ado e la BiblioConnection, per chi volesse saperne di più rimando al post di Caterina Ramonda per Biblioragazzi.

Ridisegnare il mondo - luoghi comuni
Poco più avanti un'altro stand che è un piccolo appuntamento annuale, le visioni, materiche o fotografiche, di Passage Pietons Edition. Una parte dei loro libri è da toccare, in scatole piccole, in contenitori da sigari, in carte particolari, altri invece colpiscono per la semplicità della veste, una collana discreta, che aperta, in un albo venti per venti, conserva la forza di un'inchiesta giornalistica. Spaziano, dallo stereotipo di genere al femminile alla convivenza umana. Complice questo filo rosso che guida il mio sguardo apro La terre est un seul pays. Il formato alterna fotografie evocative e fotografie tipiche del giornalismo d'inchiesta, la grafica si comporta allo stesso modo, frasi uniche intervallate da brevi brani. La resa è unica, la carta non patinata, la stampa volutamente povera ne fanno qualcosa che colpisce sino allo stomaco, sia che prendiate questo libro sul nostro esistere sulla terra che un 'altro di questi luoghi comuni, così è stata chiamata la collana.
Ridisegnare il mondo - coltivare giardini
Filo rosso guida i passi, per poi rincontrare i libri di Rue du monde, perdersi nella ricchezza di un catalogo capace davvero di portarti per le strade del mondo con la voglia costruire partecipazione e riaffermare diritti fondamentali. Una casa editrice che ha fatto proprio un lavoro di crescita del cittadino, senza ascoltare le voci sulle mode del mercato, ma capendo che è continuando a portare storie che diano la possibilità di immedesimarsi al bambino potremo crescere cittadini capaci di ascoltare, di comprendere nel senso etimologico del termine, del vivere se stessi e l'altro. Vi racconterei tre libri che oltre a quelli di Zaü e di Picouly-Novi mi hanno preso gli occhi.


Volete una poesia? Laurent Corvaisier ha illustrato Il y a, poesia manifesto, parole di pace e denuncia di Apollinaire.
Ridisegnare il mondo è far rivivere il reale - luoghi per raccontarlo
Ridisegnare il mondo in quella prospettiva storica è prima di tutto insegnarlo. Lo è nella capacità di creare luoghi che per esempio ricordino la storia sociale densa di costruzioni collettive di una nazione.

Nella parte dell'esposizione fissa salite una scala che vi racconta in una linea temporale la storia delle migranze e del concetto di cittadinanza in Francia, Arrivati al piano incontrate oggetti che vi iniziano a raccontare vite, storie, fotografie, pannelli luminosi che con un ottimo uso del materiale multimediale attraversano tutti i temi in cui si dividono le sale: dall'emigrare alle nuove sistemazioni, dal lavoro alla vita quotidiana, da una terra che accoglie a una Francia ostile. Persino on line potete visitare questi percorsi, o scegliere la risorsa che più vi sentite possa raccontarvene, i poster, le installazioni, gli oggetti, la fotografia, le cartoline, le vignette...
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Vi viene offerta anche ricca offerta di proposte pedagogiche per vivere e visitare il museo. Dai piccoli ai giovani adulti, tutti percorsi ricchi e differenziati per tematiche e risorse che potete scaricare anche direttamente dal sito In una di queste parti potete anche scaricare alcune ottime bibliografie e filmografie sulla migranza.

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sans papiers - fotografie e bd a confronto |

Partendo avvolgo questo mio filo di pensieri in un gomitolo, guardo la Senna che regala un tramonto rosso acceso, sembra ricordarmi di essere forse l'altro capo del filo, acqua che poi finisce in mare, libera dai confini che gli uomini impongono. Quel rosso intanto rimbalza sui palazzi, colora case e graffiti della periferia, mondi ridisegnati ogni giorno da nuove generazioni.
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