Piacerebbe pensare che possano dire che l'amore li attende, ma spesso l'amore, il sesso, l'incontro sono il fiorire di dubbi a cui si cerca risposta, perché modi di questo parlare onesto rivendicato da Angela sono ancora rari.
Nell'ultimo anno abbiamo assistito a un fiorire di una letteratura nata su supporti gratuiti e non controllati dal mondo adulto come Wattpad che ha poi fatto accorgere gli editori di una nuova fiorente nicchia tematica, il romanzo che introduce l'esperienza sessuale come chiave della tensione narrativa. After e i suoi emuli meritano ragionamenti non per l'opera di per sé ma per tutto quello che porta con sé e che fotografa del nostro mondo di narrazioni e interazioni sociali.
Ne abbiamo parlato concentrati, analisi serie al rapporto fra narrazione, accadimenti, scrittura tanto piana da essere paragonabile a narrativa adulta di non grande spessore.
Ne abbiamo parlato nel confronto coi libri che in questi anni, nel mondo adulto o adolescente hanno fatto parlare di loro, dai 100 colpi di spazzola agli amori fisici, eterni e senza un domani ma metaforicamente presenti in questa lista dei possibili come Twilight, dalle varie e svariate Sfumature di erotismo bdsm che mietono curiosità e visualizzazioni in chi ha scoperto solo in questo caso un lato di rapporti, ruoli e usi ben diverso da quello che in campo bdsm chiamerebbero il vanilla, il sesso convenzionale, sino alle letterarie confidenze de La vita sessuale di Catherine Millet . Siamo lontani dalle scritture alte de Le età di Lulù, opera che rese famosa una straordinaria scrittrice come Almudena Grandes, o dagli abissi di Histoire d'O.
Siamo lontani da una conoscenza reale del femminile o del maschile come accadeva a chi ha avuto in mano Noi e il nostro corpo o a chi oggi ha per le mani libri importati come Il mio corpo. Body drama di Giunti o Make Love di Ippocampo.
E allo stesso tempo lontani dal buffo approcciarsi al sesso orale di Cercando Alaska di Green o il modo limpido di conoscere se stesse, mai scontato, di Questo è tutto di Chambers, scrittori pieni, capaci di documentarsi (Chambers con testi scientifici sulla sessualità femminile) e di rendere senza malizia uno sguardo.
Ne abbiamo parlato con il sorriso, noi donne e uomini adulti, per la quantità di ansimare e gridolini che infarciscono questi quattro libri della Todd e le loro copie. Sorridendo anche per l'urgenza del toccarsi sempre descritta seria nel suo essere ardente, mai ridente, mai buffa, priva dei giochi sorridenti della pelle.
Ne abbiamo parlato con la preoccupazione di cosa significasse la scelta di tenere in libreria libri che raccontassero queste dinamiche, ma non ha senso parlare per sentito dire, vanno letti. Quali sono le dinamiche quindi? Un sottile costruire un castello in equilibrio fra sentimento e menzogna per vincere una scommessa? L'ennesima mercificazione anche se in un giro di pochi consenzienti e di una inconsapevole di un corpo? Un gioco di potere continuo basato sul desiderio?
Forse, ma non solo. Forse se ci fossimo fermati al primo libro. Quello che ne viene fuori invece nell'architettura di After è molto diverso. La semplicità del linguaggio è chiara, le dinamiche universitarie sono facilmente ascrivibili a un gruppo di sedicenni, eppure il suo lettore medio dal principio è cambiato. Se in principio chi lo cercava è stato un target orfano di Sfumature, dal voyeristico piacere di leggere ancora delle stesse dinamiche, un pubblico di lettori fra i venti e i quaranta tanto per intenderci, abbiamo visto un velocissima picchiata verso la fascia dei giovanissimi. Non sedicenni quindi ma lettori e lettrici delle scuola media inferiore, dodicenni affascinate e curiose. Parliamoci chiaro, fra le righe Ann Todd infarcisce di una quantità di informazioni e di racconti didascalici sul sesso che viene da pensare che sia preferibile alla maggior parte dei giornaletti che per vendere hanno sempre riempito la testa delle adolescenti di finte lettere dai contenuti assurdi e inesatti. Ma oltre a questo? Le dinamiche sono nuovamente di dipendenza. In questo torniamo sulle Sfumature, la dipendenza non è certo un contratto ma vi si avvicina, e la cosa che in modo fortissimo lo contraddistingue è il mutare di questa dipendenza non l'annullarsi di essa con la maturazione del rapporto. Nel primo libro un lui forte scommette di riuscire a sedurre una lei sprovveduta, cerca le prove da dare agli amici, tradisce la fiducia, offende il cuore, eppure... eppure mano a mano che la seduzione prosegue il rapporto di forza si rivolta, e lei, che in parte lo ha costretto a scoprirsi per sedurla, diviene qualcosa di cui non può più fare a meno. Perché ha visto il suo abisso, perché ha teso la mano dove nessuno si arrischiava da molto, perché ha dato parte di sé. E il rapporto si rivolta, lui diviene dipendente, impazzisce nel cercare di governare sé stesso, il piano cambia e non è più una fame fisica ma un bisogno di essere guardato, riconosciuto a muovere il rapporto. E a creare una nuova dipendenza, dove l'assenza macina fantasmi, dove il bisogno di controllo ritorna, dove una generazione sempre connessa al minimo accenno di un off line dei pensieri impazzisce. After ha un dopo, come il suo titolo, enorme, ha continuamente un mettere prima e mettere dopo l'altro, ricordandosi solo a tratti della generosità gratuita dell'amore
After e i suoi emuli colpiscono per questo costruirsi e basarsi su continue messe alla prova e insicurezze del rapporto, su continui giochi di potere, come se fossero lo specchio di quello che una generazione di adolescenti intravede negli adulti di oggi, commedie da cassetta e telefilm dove la realtà e sempre in bilico fra spinte individualiste e rapporto a due, dove la fiducia e la costruzione del rapporto si incrinano continuamente su paure del dichiarare e dell'esporsi, siano in uno studio legale, in una ridente località da miliardari o in una corsia ospedaliera.
Il dubbio che rimane non è sulla descrizione dettagliata dell'incontro e dei possibili declinarsi dell'esplorazione sessuale, l'erotismo esiste nella vita di chi scopre il proprio corpo cambiare e si pone di fronte a dei pensieri e a delle fantasie, e prova ne è che con le giuste risposte anche questo cambia, basta guardare all'innalzamento dell'età media del primo rapporto in quei paesi che garantiscono a scuola una seria educazione sessuale come la Svezia. Quello che viene da chiedersi è se questo erotismo che si associa a una dipendenza psicologica sia il modo di raccontare l'amore che vogliamo. Certo non racconteremo di principi azzurri o principessine inamidate, certo non possiamo chiudere gli occhi se la generazione dei nuovi adulti sta replicando spesso queste modalità di rapporti fatti di giochi di presenze e di assenze, di incapacità di fiducia totale, di blocchi statici nel dichiarare sentimenti che se detti esistono e fanno paura, certo non possiamo essere ipocriti o le risposte continueranno a essere cercate su youporn e la letteratura di questo tipo su wattpad.
Forse l'unico passo è quello che ogni dipendenza letteraria ci ha insegnato, posso darti After, e insieme anche Ciao, tu e insegnarti la cura della parola, Terrestre, e insegnarti il potere di sentire le emozioni, Colpa delle stelle e portarti dentro un amore infinito nell'attimo, o un amore paziente come in Pink Lady, o che finisce e tradisce e ti fa svegliare ancora intera come Perchè ci siamo lasciati, inventario di un amore.
Ma non c'è solo l'amore, i rapporti di forza, specie sul femminile sono continui. Pochi giorni fa ho sentito ad un tavolo cinque uomini anziani, più che benestanti, che hanno occupato alti ruoli, discorrere sulla facilità di una donna della loro generazione a far carriera se solo ancheggiava e divenire una subrette. Le loro mogli sono rimaste mogli, col matrimonio hanno dato a loro il ruolo di imprenditori di aziende che magari erano della famiglia di lei, e con la nascita dei figli sono state relegate al focolare domestico. Ma davanti a un bicchiere uomini di comprovata cultura sorridono dicendo che per una donna è facile far carriera.
Posso consigliarti qualcosa che parli di un amore pulito certo, e prima di tutto consigliarti storie che dicano ad alta voce la bellezza di essere te stessa, che aiutino a imparare la difficile arte del volersi bene, che ti mostrino la bellezza del tuo corpo per qualcuno che lo ama, non perché divenga l'oggetto di scambio. Storie che ti facciano dire ad alta voce Voglio essere... e permettere di costruirti tenendo fede a te stessa, un qualcosa di reale, non la storia che ti racconti.
Allora poi certo, davanti all'amore o all'intesa sessuale saprai dire i tuoi si e i tuoi no con la tua voce.
“Se un tizio comincia a raccontarmi qualcosa e mi convince, resto con lui anche se il suo libro ha cinquecento pagine. Quando leggi, qualcuno è lì con te a raccontarti delle cose. E se quel qualcuno ci sa fare, o almeno si impegna, lo ascolti. Non ho bisogno che mi raccontino cose dell’altro mondo. Nascere, morire, la rabbia, le cose belle, le cazzate di questo mondo sono sufficienti"
Voglio essere punk, Belén Gopegui , Atmosphere Libri
v.s.
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