È ricominciato un autunno denso di nuovi arrivi e dei frutti dell’estate. I frutti sono quella cosa che a fine estate per conservare metti in pentola, sobbolli, curi nel loro metterli lentamente sullo scaffale delle scorte per un inverno che accompagni di marmellate di storie.
Ed ecco sugli scaffali ricompare giusto a proposito un grande libro di Polly Horvath, che Mondadori pubblicò alcuni anni fa e che ci ripropone ora Piemme: La stagione delle conserve, ed è bello veder tornare con una bella copertina Ratchet e le sue quasi zie straordinariamente matte, alla prese con una estate di conserve e di storie, misteriose, segrete, a volte macabre. Fra i profumi di mirtillo Polly Horvath guida i sensi in mezzo alle storie, ai personaggi, alle forze e dolezze umane, un po’ come già era accaduto con quella piccola perla che è La vita è una crepes, anche questo ora fuori catalogo.
E per parlare di conserve abbiamo un barattolo speciale, il nostro libro del mese è L’albero delle bugie di Frances Hardinge, Mondadori , un libro dalla storia intensa, fortissima, che lega insieme una scrittura veramente alta di una bellezza intensa, raccontando religione, scienza, confidenze e bugie, e la vita di chi si ribella a quello che è un mondo che sostiene che le donne abbiano un cervello più piccolo degli uomini, di chi come Faith che vive nell’Inghilterra Vittoriana dividendosi fra quelle che sono le aspettative del mondo sul suo essere femmina e la sua passione per la scienza, etichettata come cosa da uomini. Un libro che insegna insieme fantasia e coraggio.
E poi una marmellata che forse farà discutere, forse sarà difficile, ma lo abbiamo viso come un libro importante, capace di creare una narrazione credibile della difficoltà di crescere di un bambino: è Emilia Mirabilia, di Ludovic Flamant e Emmanuelle Houdart, Logos. Un illustrato che continua ad affermare ad alta voce la necessità di libri illustrati anche per i più grandi, dove la Houdart fonde il suo immaginario personale con l’esigenza di rivolgersi ad un pubblico bambino. Testo e illustrazione si rivolgono in modo profondamente onesto al loro lettore andando a declinare topoi dell’immaginario infantile in maniera originale e non banale, con una grande sintesi ed empatia.
Tre marmellate, e si, per questa volta tre storie al femminile, tre storie di donne forti, tre storie di donne che si stimano anche quando non vengono stimate, o che si scoprono, ma soprattutto che escono dal buio, ed in un mondo che le lascia affogare nel buio, queste sono tre storie per tutti, al femminile ma non per femmine. Storie che conserviamo appunto, per darle oggi, ai cittadini di oggi, sperando che siano adulti migliori un domani.
Con queste parole presentiamo questo autunno su Andersen, ora a voi, curiosate nella nostra dispensa..
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