lunedì 15 aprile 2013

Vita segreta

La primavera sembra arrivata, la terra lenta si asciuga, gode del sole atteso di questi giorni. Sembra assumere un nuvo colore, raccogliere quelle promesse attese e inattese. Svelare segreti. Quali? Nascono ovunque, anche nel posto più addomesticato del mondo, l'orto, se fate un giro vi trovate sorprese inattese. Magari delle biete, rinate dopo il gelo dell'inverno. Magari dei narcisi, spuntati in un luogo nuovo dopo che lo scorso autunno, inconsapevoli,  ne avete ribaltato i bulbi prima di far riposare la terra.
A volte ci si sente come Mary quando segue il pettirosso ne Il giardino segreto, non trovate?
Scoprire colori e vita dove sembrava non esserci più nulla.
La lezione della terra alla vita degli uomini.
Regali gratuiti.
E risposte che hanno sapore se a quei regali si risponde con la cura.
Come la cura che ha un essere umano per un'altro.

Lo sguardo complice di due persone. Lo sguardo complice di un amore. Lo sguardo complice di un giardiniere o di un contadino alla terra.
Pochi mesi fa a un mio vecchio compagno di scuola è morta la persona con cui per una vita aveva lavorato a curare,  innaffiare, coltivare. Quando ho chiesto, dopo una lunga chiacchiera, come stava mi ha guardato, gli occhi pieni dello stupore del mondo. Non è poesia, non saprei come altro descriverli. Mi ha guardato e mi ha detto: "ci sono le nuove piantine da curare. "
Questo. La vita continua. Nonostante? No, continua perchè tutto quello era quello che avevano creato insieme  Le cure, le mani che si muovono a raccogliere.
Lo vedete anche voi no? in questi giorni di pioggia sono stati  i fiori dei bulbi a ricordare che comunque la primavera era in arrivo. Siano quelli che nascono nei boschi e ci fanno ritrovare distese azzurro violette di crochi, siano tulipani piantati e fioriti in una storia, come quella di Rose e Hyacinthe, in Una storia d'amore - due vite legate dai fiori di François Morel e Martin Jarrie, edito da Salani.

La vita si insegna anche così, così lo racconta uno dei loro nipoti.

Così lo racconta Sofia in questo ultimo germoglio di Babalibri, La vita segreta dell'orto di Gerda Muller.
E' questo libro che ha dato la vita a questo post.
Vedere Sofia che impara, conosce, raccoglie. Vedere Sofia e lo sguardo d'intesa con il nonno che le racconta, le tramanda, tutto questo. Vi sono cure come l'affetto che non possono essere solo lette, qualcuno deve insegnarti come raccogliere una pianta senza strapparle le radici, come curare e quanta attenzione darle, perchè non sia troppa ne troppo poca.
Nell'orto impari radici, equilibrio.
Gerda Muller ci ha abituato ad essere portati per mano a scoprire, come un bambino. Non a caso quello che riporta in ogni sua intervista è questa frase.
 «Quando lavoro sola nel mio studio sento la presenza di un bambino che mi guarda e spesso mi guida. È per lui che lavoro.».

 

Nessun commento:

Posta un commento