“Da molto tempo le stragi non sono più raccontate.
Commemorate sì, ma ridotte a eventi lapidari. La memoria è duratura se è un
racconto ripetuto: racconto, cioè svolgimento narrativo e non rappresentazione
di un evento isolato. Ripetuto, in quanto abbia un senso al mutare del contesto
e delle generazioni.” Dalla lettera di
Lorenzo Pinto, scomparso il 1 gennaio 2011, in ricordo del fratello Luigi,
deceduto nella strage di Piazza della Loggia.
A pochi giorni di distanza dall’ultima sentenza sulla strage
di Piazza della Loggia a Brescia è stato pubblicato il primo dei due volumi di
una graphic novel dedicata a
quell’episodio della nostra storia. Francesco Barilli e Matteo Fenoglio hanno
scritto e disegnato questo Piazza della Loggia, Volume 1: Non è di
maggio, pubblicato da Becco Giallo. Pur non
essendo un volume pensato per bambini e ragazzi, il libro ci ha colpito, per
diversi motivi.
Innanzitutto l’estrema accuratezza storica con la quale
vengono ricostruite le trame dell’eversione fascista tra il 1969 e il 1974. Si
tratta di vere e proprie pagine di storia, coadiuvate dalla consulenza di Aldo
Giannuli, ricercatore di Storia Contemporanea all’Università degli Studi di Milano,
che possono aiutare chi non ricorda o chi non conosce questa parte del nostro
passato. Come spiegano i due autori, mentre nel fumetto su Piazza Fontana
avevano raccontato la strage quasi senza contesto storico, a sottolinearne
l’impatto su una società civile ancora ignara della “strategia della tensione”,
in questo volume hanno voluto inserire l’episodio della strage nel complesso
reticolo delle formazioni della destra estrema, delle collusioni con i servizi
segreti, nelle immense zone grigie che purtroppo rimangono tali, almeno in
termini ufficiali.
In secondo luogo il passato di Brescia viene continuamente
legato al suo presente, attraverso le voci di Manlio Milani, il presidente
dell’Associazione dei familiari delle vittime, e di altre persone che hanno
cercato, attraverso Facebook e altri canali, di tenere accesi i riflettori sul
processo in corso. Ma anche e
soprattutto attraverso la manifestazione
di solidarietà da parte della società civile nei confronti dei sei immigrati
saliti su una gru nell’autunno 2010. L’aver colto questa caratteristica di
Brescia è uno dei meriti di questo libro, che non si riduce quindi ad una
riproduzione fotografica degli eventi di quaranta anni fa, ma li lega al
presente in un’analisi ricca di significato.
Sceneggiatura: Francesco Barilli
Disegni: Matteo Fenoglio
Caratteristiche: 160 pagine, brossura, b/n
Disegni: Matteo Fenoglio
Caratteristiche: 160 pagine, brossura, b/n
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