lunedì 28 maggio 2012

Non è di maggio

  -->
Da molto tempo le stragi non sono più raccontate. Commemorate sì, ma ridotte a eventi lapidari. La memoria è duratura se è un racconto ripetuto: racconto, cioè svolgimento narrativo e non rappresentazione di un evento isolato. Ripetuto, in quanto abbia un senso al mutare del contesto e delle generazioni.” Dalla lettera di Lorenzo Pinto, scomparso il 1 gennaio 2011, in ricordo del fratello Luigi, deceduto nella strage di Piazza della Loggia.
A pochi giorni di distanza dall’ultima sentenza sulla strage di Piazza della Loggia a Brescia è stato pubblicato il primo dei due volumi di una graphic novel dedicata a quell’episodio della nostra storia. Francesco Barilli e Matteo Fenoglio hanno scritto e disegnato questo Piazza della Loggia, Volume 1: Non è di maggio, pubblicato da Becco Giallo. Pur non essendo un volume pensato per bambini e ragazzi, il libro ci ha colpito, per diversi motivi.
Innanzitutto l’estrema accuratezza storica con la quale vengono ricostruite le trame dell’eversione fascista tra il 1969 e il 1974. Si tratta di vere e proprie pagine di storia, coadiuvate dalla consulenza di Aldo Giannuli, ricercatore di Storia Contemporanea all’Università degli Studi di Milano, che possono aiutare chi non ricorda o chi non conosce questa parte del nostro passato. Come spiegano i due autori, mentre nel fumetto su Piazza Fontana avevano raccontato la strage quasi senza contesto storico, a sottolinearne l’impatto su una società civile ancora ignara della “strategia della tensione”, in questo volume hanno voluto inserire l’episodio della strage nel complesso reticolo delle formazioni della destra estrema, delle collusioni con i servizi segreti, nelle immense zone grigie che purtroppo rimangono tali, almeno in termini ufficiali.
In secondo luogo il passato di Brescia viene continuamente legato al suo presente, attraverso le voci di Manlio Milani, il presidente dell’Associazione dei familiari delle vittime, e di altre persone che hanno cercato, attraverso Facebook e altri canali, di tenere accesi i riflettori sul processo in corso.  Ma anche e soprattutto attraverso  la manifestazione di solidarietà da parte della società civile nei confronti dei sei immigrati saliti su una gru nell’autunno 2010. L’aver colto questa caratteristica di Brescia è uno dei meriti di questo libro, che non si riduce quindi ad una riproduzione fotografica degli eventi di quaranta anni fa, ma li lega al presente in un’analisi ricca di significato.
 Sceneggiatura: Francesco Barilli
Disegni: Matteo Fenoglio
Caratteristiche: 160 pagine, brossura, b/n

Nessun commento:

Posta un commento